Il giardino dei Finzi Contini
Quest'oggi vi racconto di un libro delle vacanze, uno di quei romanzi che a scuola forse, arrivati al 3 giugno, vi eravate trovati a leggere nella listona infinita - uguale ovunque in ogni scuola del paese ogni maledetto anno - dei libri da leggere nei mesi estivi. No, tranquilli, niente Eugenie Grandet, mi piacerebbe consigliarvi invece un bel romanzo classico della nostra letteratura: Il giardino dei Finzi Contini.
Parliamo senz'altro di un classico della prosa, della forma e dello stile, classico anche e non da meno, nella tematica trattata. Apparentemente si tratta di una consueta storia di formazione con l'eroe adolescente - poi giovane uomo - ben collocata, come si conviene, all'interno di una porzione di storia di questo paese e messa in relazione con un vicenda famigliare verosimilmente ben definita.

Un libro classicamente nobile e inconseuto nel panorama della narrativa del secondo Novecento, una perla antica, si direbbe, proprio per quel suo non voler stupire con giochi e incanti della prosa e della lingua e riuscire comunque a guadagnarsi pagina dopo pagina la convinzione e il coinvolgimento del lettore. Eccezionale, quindi, e, al di là di quello che i prof vi hanno detto, da leggere di certo quando l'adolescenza sta finendo o è già finita, proprio per la capacità che la vicenda ha, di svelare la disillusione e la caduta, sempre momentanea, delle idealizzazioni.
Ricco di citazioni letterarie e di momenti pop, il romanzo di Bassani è ben collocato non solo all'interno del momento storico descritto ma anche nel momento letterario, quando Montale incantava di novità e Carducci sapeva già di vecchio.
Importantissimo e delicatissimo nel trattare la Storia in modo ugualmente emotivo e lucido.
Prologo commuovente che difinisce già in sé la grandezza del romanzo.
A settembre niente interrogazione ma qualche feedback non sarebbe sgradito, io vi assicuro che tra un concerto sulla spiaggia, un abitino a fiori e tanti mojitos, lui ci sta benissimo.
Il giardino dei Finzi Contini
Giorgio Bassani
Einaudi, 2005Giulia Cavaliere
Nessun commento:
Posta un commento