mercoledì 8 giugno 2011

The Intellectuals | In the middle of Darkwhere

Se l’Haçienda non fosse un ossario e se Tony Wilson respirasse ancora, un posticino sulle ribalte della Manchester anni Ottanta per loro ci sarebbe. Con ogni probabilità. The Intellectuals, già. Così la Shit Music For Shit People ha prodotto ai colti romani la squisita e scarsamente illuminata In the middle of Darkwhere -audiocassetta edizione limitatissima in 39 copie- che ha l’acidità dell’agrume e l’amalgama satura che conferisce al tape un tiro propriamente garage.
E tra le chitarre sprezzanti dell’Annus Horribilis passato (e passante?), tra le distorsioni di sintetizzatori e microfoni che rigettano interferenze (vedi Untitled Frequency e Thirsty Dinosaur), viene a galla un panorama alienante. Hai presente (no?) quando gli eventi incombono e dalla tua bocca non escono altre parole che sfiducia e distacco? Questo è il degno accompagnamento (“Disappointmeeeeent! Disappointmeeeeent!”, vedi TEe_Box). Buonissimo lavoro lo-fi con distorsioni e contorsioni, con voci monofoniche, con suggerimenti pop e blues, con escoriazioni da caduta in bicicletta, con ritmi mai incerti e con una politica a livello di mixaggio che rende In the middle of Darkwhere sacra e profana. E quando la nebbia cacofonica traboccante di ironia e ruvidezza si dissolve, tutto ciò che resta è un outro edulcorato che, a dispetto del titolo della cassetta, chiude in bellezza questa portagioie.
Specchio dei nostri tempi.


- Giacomo


The Intellectuals - A Cheap Religion 

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