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Ergon, tecnica mista su tela, 70x100 cm, 2010 |
Vi ricordate il primo numero di Dance Like Giasai? Per chiunque di voi abbia sfogliato quelle pagine il nome Anna Maria Saviano non suonerà nuovo, infatti è suo il quadro con colori freddi ed emozioni calde che accompagnava il racconto di Elisa con Fiori di lana – di Colapesce come colonna sonora. Oggi siamo felici di annunciarvi che -per l’ennesima volta- ci avevamo visto lungo e Anna Maria è stata selezionata per la Biennale di Venezia 2011, ah … quando si parla di talento!
Ciao Anna, presentati ai nostri lettori e raccontagli cosa fai!
Ciao, sono Anna, una pittrice con l'hobby dell'insegnamento.
Da quanto dipingi e quali sono gli artisti di riferimento per la tua formazione d'artista?
Dipingo da circa dieci anni e tra i miei riferimenti ci sono Bacon, Hopper, Richter, Francesca Woodman, ma anche registi come David Lynch. Gente di un certo livello, insomma! Io devo tutto a loro, ma mi rendo conto di doverli 'uccidere', per non ritrovarmi a scimmiottarli pateticamente. Ci sto provando.
Qual è il sentimento o il messaggio codificato nei tuoi dipinti?
Il sentimento prevalente è di sicuro quello della precarietà...sarà dovuto a tutti i tfr che ho collezionato in questi anni.
Come hai vissuto la "convocazione" (calcisticamente parlando ) dell'attaccante Saviano alla Biennale?
Come l'ho vissuta? Ti basti sapere che un bel giorno ricevo la seguente telefonata: 'Pronto, Anna Maria Saviano? Si? Salve, chiamo dall'Accademia di Napoli per comunicarle che è stata segnalata per la Biennale di Venezia.' Quelle classiche frasi a cui puoi rispondere solo: si, e io sono il Presidente della Repubblica. Non era finita, comunque: mi attendeva un'ulteriore selezione, ad opera della 'commissione Sgarbi'. Di lì a poco (5 MESI) abbiamo ricevuto il responso, tra fughe di notizie,leggende metropolitane, dimissioni minacciate e rientrate, conferme e smentite . Nel frattempo ho cercato di mantenere i nervi saldi, con scarsissimi risultati.
Ciao, sono Anna, una pittrice con l'hobby dell'insegnamento.
Da quanto dipingi e quali sono gli artisti di riferimento per la tua formazione d'artista?
Dipingo da circa dieci anni e tra i miei riferimenti ci sono Bacon, Hopper, Richter, Francesca Woodman, ma anche registi come David Lynch. Gente di un certo livello, insomma! Io devo tutto a loro, ma mi rendo conto di doverli 'uccidere', per non ritrovarmi a scimmiottarli pateticamente. Ci sto provando.
Qual è il sentimento o il messaggio codificato nei tuoi dipinti?
Il sentimento prevalente è di sicuro quello della precarietà...sarà dovuto a tutti i tfr che ho collezionato in questi anni.
Come hai vissuto la "convocazione" (calcisticamente parlando ) dell'attaccante Saviano alla Biennale?
Come l'ho vissuta? Ti basti sapere che un bel giorno ricevo la seguente telefonata: 'Pronto, Anna Maria Saviano? Si? Salve, chiamo dall'Accademia di Napoli per comunicarle che è stata segnalata per la Biennale di Venezia.' Quelle classiche frasi a cui puoi rispondere solo: si, e io sono il Presidente della Repubblica. Non era finita, comunque: mi attendeva un'ulteriore selezione, ad opera della 'commissione Sgarbi'. Di lì a poco (5 MESI) abbiamo ricevuto il responso, tra fughe di notizie,leggende metropolitane, dimissioni minacciate e rientrate, conferme e smentite . Nel frattempo ho cercato di mantenere i nervi saldi, con scarsissimi risultati.
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Almostblue, olio su tela, 130x80 cm, 2010 |
Non ti fanno ridere i Pollock del 2011?
Mi fa ridere la definzione 'brodo di Pollock', che ne dava qualcuno
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Ci confermi che in tempi non sospetti, Rossella Giasai aveva individuato il tuo talento esaltandolo in maniera esasperante?
Oh, si.Lei mi ha sempre amato, corrisposta. Una donna illuminata!
Guardando i tuoi quadri, in particolare in alcune stanze vuote (o distrattamente vissute da piccole ombre blu) si ha la sensazione che il tempo venga dilatato. Come se un istante di quiete o di meditazione venisse fermato. Quanto c'entra la fotografia in tutto questo?
C'entra moltissimo: tutto parte da lì. Quello che dipingo è sempre filtrato da un occhio che seleziona e depura le immagini, trasfigurandole.
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Fulvio, tecnica mista su tela, 70x100 cm, 2011 |
Raccontaci un po' com'è strutturato il tuo processo creativo. Partendo dall'idea, come si arriva al quadro?
Ho delle idee vaghe che prendono forma attraverso la fotografia, successivamente con bozzetti e infine col dipinto, che è lavorato in modo stratificato, quasi ossessivo. Prima era tutto molto 'denso', adesso sto cercando di rendere la pittura più leggera e rarefatta, senza accanirmici troppo, e di trovare una sintesi. La cancellazione della figura rientra in questo processo di sottrazione. Di solito il problema è capire quando fermarsi.
Quale musica ascolti metre dipingi?
Ne ascolto talmente tanta e random che l'elenco sarebbe chilometrico, ma ultimamente i Notwist, 'Neon Golden'in particolare, i Mogwai e i sempreverdi Radiohead.
Dacci due input: un libro da leggere e un artista da rivalutare.
'L'amore è un cane che viene dall'inferno' di Bukowski e come artista direi Hans Op de Beeck, anche se più che 'rivalutarlo' lo consiglierei e basta.
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Dasein, olio su tela, 160x110 cm 2009 |
Per saperne di più: www.annamariasaviano.com
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