sabato 9 aprile 2011

Vintage Violence | Piccoli Intrattenimenti Musicali

"Non si può restare a casa a lamentarsi in poltrona, troppo comodo". Gli ultimi dischi usciti sembrano voler rispettare a pieno questo pensiero di Enzo Biagi. Infatti, qual è lo strumento che la musica ha per cercare di sollecitare le nostre coscienze lamentose, ma sonnolenti se non le canzoni? I Vintage Violence ne sono un esempio, o meglio ne sono un esempio ognuna delle canzoni del loro nuovo album "Piccoli Intrattenimenti Musicali".
Si tratta di undici pezzi inediti, tra cui una cover di Leo Ferré (“I Pop”, tratto dall'album "La solitudine" del 1972) prodotta, cantata e suonata da Dario Ciffo, ex violinista degli Afterhours, ora Lombroso. I Vintage Violence, il cui nome deriva dall’album omonimo di John Cale, sono una rock band italiana fondata a Lecco nel 2002 e che dalla loro prima apparizione sulle scene hanno macinato più live che album, ma se il risultato è “Piccoli intrattenimenti musicali”, è una colpa che possiamo perdonargli. Come prima cosa, noti subito l’orecchiabilità e la sonorità dei brani. Si tratta, qualcuno ha detto, di poesia, ma io oserei dire che è  una poesia lucida e disincantata che racconta la realtà quotidiana fatta di imprese familiari, di disoccupazione, di licenziamenti, di Dio, di Natale, di spese all’Ikea, di Raiuno, di “vita vera in televisione”, di facebook, …; è un disco di denuncia sociale che trova il suo apice ne “Il paraculo”, un’analisi lucida e amara “ma quale rock indipendente se c’è qualcuno che ti lava le mutande, quali intellettuali con le lauree triennali,…, confessalo ai tuoi le mille gioie della disoccupazione quando puoi contare sulla loro pensione”, il tutto però termina con una spietata presa di coscienza “scalda, illumina la mia verità che non servirà”. Nel disco segnaliamo numerosi richiami stoici come ad esempio in “PPP” che sta per Pier Paolo Pasolini e che vede anche la “presenza” alla fine del brano dello stesso Pasolini, una citazione scelta non a caso e “il processo di Benito Mussolini” che ti catapulta in quei giorni ricreando l’atmosfera da “resa dei conti” che si percepiva “una corte militare porterà i repubblichini in tribunale come fosse più morale, ma Benito Mussolini può restare a testa in giù come lo volevam, non c'e' più odio né sofferenza” “Piccoli intrattenimenti musicali" è dedicato alla memoria di Gilbero Valsecchi cantante dei Nemesi scomparso prematuramente nell'estate 2010. Al disco (stampato anche in vinile) è associata una campagna di diffusione attraverso 11 videoclip autoprodotti e a costo zero. 







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