E' uscito il 18 gennaio scorso "Ecce Homo" ultima fatica degli Egokid. Ecco la nostra intervista.
1) Salve ragazzi, presentatevi ai nostri lettori.
Siamo gli Egokid, una band di sei elementi. Veniamo da Milano. Facciamo musica pop. Crediamo nelle canzoni, nella capacità di queste di accompagnare, raccontare e influenzare la vita delle persone.2) Come mai questo nome?
Il nome ce lo siamo dati quando abbiamo iniziato a suonare insieme 10 anni fa. Eravamo ragazzi e volevamo un nome che riassumesse la ricerca di un'identità musicale e poetica personale. Anche se ora siamo cresciuti, e non sentiamo più il bisogno di distinguerci a tutti costi, quel nome ci ricorda chi siamo stati e da dove veniamo. Un nome, per quanto misterioso o insulso, è un segno perenne.3) Iniziate nel 2002 con un cd "domestico" come Sean Connery vs Man-uro. Da quel disco ad "Ecce Homo" come sono cambiati gli Egokid?
Molto. Da quel demo sono trascorsi tre dischi e avvicendamenti vari di formazione. Siamo passati dall'inglese all'italiano, da un approccio sperimentale a una scrittura meditata su moduli autoriali, dall'autoproduzione alla supervisione di collaboratori esterni al gruppo. Cambiare fa bene e ci piace.4)Col quarto disco "Minima Storia Curativa" arriva la decisione di scrivere in italiano. Come mai quella scelta?
Minima storia curativa è in realtà il nostro terzo disco di canzoni inedite. L'italiano è stata una scelta dettata dall'esigenza di segnare una distanza rispetto ai modelli a cui guardavamo, e guardiamo tutt'ora, uscendo da una logica autoreferenziale che esclude l'ascoltatore, e di parlare delle cose attraverso una lingua più aderente alla nostra realtà.5) Progetti per questo 2011?
Sicuramente suonare il più possibile. Girare l'Italia per far conoscere il nostro "Ecce Homo", per poi ritornare a casa e ricominciare a scrivere nuovo materiale per il prossimo disco.6) Abbiamo finito. Salutate i lettori nella vostra lingua preferita e consigliateci un brano
Ciao a tutti e grazie. Vi lasciamo con "La carezza del Papa" dei Virginiana Miller
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